Intervista a Roberto Emma
Presidente di Open Consulting
Open Consulting opera in tutto il territorio siciliano posizionandosi come lo studio professionale leader nell’attività di progettazione agevolata mediante l’utilizzo dei fondi comunitari. È attiva in vari settori, tra cui industria, turismo, agricoltura, servizi, ricerca e sociale. Con la propria attività di consulenza, permette alle aziende di usufruire di finanziamenti a fondo perduto e, a tale scopo, coordina l’attività progettuale e di realizzazione degli investimenti e collaudo finale.
Grazie al pluriennale know-how delle figure professionali presenti in organico, permette di creare valore sul territorio ampliando la capacità produttiva, diversificando e riqualificando l’attività e ammodernando la propria struttura per introdursi nel mercato.
Rispetto alla vostra esperienza, la storica distanza tra l’Europa e le realtà locali si sta assottigliando o è necessario potenziare con decisione il dialogo tra Bruxelles e i territori dell’Unione?
La distanza storica tra l’Europa e le realtà locali si sta certamente riducendo, ma c’è ancora molto da fare per colmare questo divario. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento delle iniziative volte a coinvolgere maggiormente i cittadini e le amministrazioni locali nel processo decisionale europeo. Tuttavia, non possiamo ignorare che persiste una percezione di lontananza tra Bruxelles e le comunità locali alimentata, spesso, da una comunicazione non sempre efficace e da una complessità burocratica che può sembrare opprimente, soprattutto per le realtà più piccole. Per superare questi ostacoli, è fondamentale potenziare il dialogo tra le istituzioni europee e i territori. Le aziende hanno bisogno di un’interazione più diretta e frequente con Bruxelles attraverso consultazioni regolari, partenariati pubblico-privati e una maggiore presenza delle istituzioni europee a livello regionale.
Inoltre, sarebbe utile semplificare le procedure per accedere ai fondi e migliorare la comunicazione su come le politiche europee possono concretamente supportare le attività imprenditoriali. Solo attraverso un rafforzamento di questo dialogo e un’attenzione più mirata alle specificità locali, l’Europa potrà davvero diventare un partner strategico per le imprese in ogni angolo dell’Unione.
Quanto i fondi che provengono dall’Europa sono capaci di intercettare le esigenze di innovazione e sviluppo delle realtà locali? Quanto in queste realtà sono presenti le competenze per accedere a questi fondi?
I fondi europei sono pensati per sostenere l’innovazione e lo sviluppo delle imprese locali e, in molti casi, riescono a rispondere alle loro esigenze. Programmi come i PSR e il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) offrono risorse significative per la crescita imprenditoriale, la ricerca, la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e altre aree cruciali per le imprese. Questi fondi sono spesso indirizzati a settori chiave dove l’innovazione può fare la differenza. Tuttavia, l’efficacia con cui riescono a intercettare le esigenze delle imprese locali può variare. Specialmente le realtà più piccole o meno strutturate, trovano difficile accedere a questi finanziamenti a causa della complessità dei programmi europei o alle procedure burocratiche e ai requisiti tecnici che possono rappresentare un ostacolo per molte aziende.
L’accesso ai fondi europei richiede competenze specifiche che non tutte le imprese locali possiedono. Per molte aziende navigare tra la complessità dei bandi europei, gestire la progettazione e la rendicontazione dei fondi è una sfida significativa.
Per affrontare queste difficoltà, molte imprese si rivolgono a consulenti esterni che offrono supporto nella candidatura ai fondi europei. Peccato che tra essi, spesso si trovano parecchi consulenti che si dilettano a svolgere tale complessa professionalità.
Adottare un codice etico, spesso, viene visto come un elemento di secondaria importanza all’interno della propria realtà. Quanto, a vostro avviso, è importante promuovere un business attento a dinamiche etiche e sociali capaci di valorizzare anche la dimensione locale?
Adottare un codice etico dovrebbe essere una priorità per ogni impresa, indipendentemente dalle sue dimensioni o dal settore in cui opera. Un business attento a dinamiche etiche e sociali diventa essenziale soprattutto in un contesto in cui le aspettative di clienti, dipendenti e comunità locali sono in continua evoluzione.
Promuovere un business etico non solo migliora la reputazione dell’impresa, ma rafforza anche i legami con la comunità locale. Quando un’azienda opera con integrità e responsabilità sociale, non solo risponde alle esigenze dei propri clienti, ma contribuisce anche allo sviluppo e al benessere del territorio in cui è inserita.
Un’impresa che dimostra un impegno reale verso la sostenibilità, l’inclusione e il rispetto delle norme etiche può fare una differenza significativa, contribuendo alla crescita e alla resilienza della comunità locale.
In sintesi, promuovere un business attento a dinamiche etiche e sociali è fondamentale non solo per garantire il successo a lungo termine dell’azienda, ma anche per valorizzare e sostenere lo sviluppo della dimensione locale.
Peccato che porre in essere le giuste e corrette azioni etiche rappresenta un costo che spesso scoraggia le imprese.
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