Intervista a Stefano Tenti

Presidente del Consiglio di Amministrazione di Sa.Pr.A. Srl e di Centro Chirurgico Toscano Srl

Sa.Pr.A. Srl è una holding con sede in Toscana che controlla varie società. Tra queste, le due principali sono Sa.pr.A. Sanità Srl e Centro Chirurgico Toscano Srl. La prima è un poliambulatorio che comprende tutte le specialità mediche e chirurgiche, oltre alla diagnostica per immagini (TC, RM, etc.). La seconda società è una casa di cura esclusivamente chirurgica che effettua circa 6.000 interventi all’anno provenienti da tutto il territorio nazionaleIl 75% dei pazienti, infatti, proviene dalle altre regioni d’Italia. 

In che modo la vostra organizzazione si impegna a promuovere i valori etici e civici?

La nostra attività è quella di curare le persone e in questa attività risiede il più importante aspetto etico. La cura delle malattie può essere fatta anche senza tener conto dell’aspetto umano, ma solo di quello “tecnico” basato sulla scelta delle tecniche chirurgiche o dei medicinali. Il paziente sarà curato lo stesso, ma avrà la sensazione di essere un numero. Il leit motiv di coloro che lavorano al Centro Chirurgico Toscano è quello di “mettersi nei panni” del paziente. In questo modo, infatti, il comportamento degli operatori sarà sempre ben accetto dai pazienti e dai loro accompagnatori. Non possiamo avere la certezza che tutti gli operatori si comportino sempre così in ciascun momento della giornata, ma la nostra struttura organizza controlli di qualità periodici per verificare che gli standard che ci siamo imposti siano costantemente rispettati dal nostro personale.  

Quanto una realtà come la vostra concorre a promuovere la “salute” del territorio?

Siamo in grado di promuovere la salute del territorio integrando le attività sanitarie della AUSL con le nostre, sia in regime di convenzione (gratis per il paziente), sia in regime privatistico, avendo cura di mantenere le tariffe più basse possibile. La nostra attività sanitaria contribuisce a mantenere le liste di attesa più contenute possibile. Ad esempio, nella nostra città, l’attesa per una TAC in regime pubblico è inferiore a 30 giorni. Tale tempestività rappresenta un elemento di valore che, a mio avviso, concorre a promuovere quella che è la salute del territorio. 

Adottiamo un approccio partecipativo basato sulla condivisione degli obiettivi, sulla consulenza e sulla formazione costante, monitorando l’efficacia delle azioni intraprese, garantendo trasparenza e responsabilità. Questo metodo non solo migliora la qualità dei servizi pubblici, ma incoraggia anche una maggiore partecipazione civica, mostrando concretamente i benefici delle politiche adottate. Crediamo che questo approccio possa migliorare significativamente la qualità e l’organizzazione degli Enti e di conseguenza la vita dei cittadini e delle comunità, rendendo la Pubblica Amministrazione più efficiente, trasparente e vicina alle esigenze delle persone.

L’innovazione tecnologica nel settore medico pubblico e privato sta aiutando a mantenere alti i valori umani ed etici?

Purtroppo, non credo che l’innovazione tecnologica nel settore medico possa contribuire a mantenere alti i valori umani ed etici. La tecnologia spersonalizza il rapporto con gli uomini. A mio avviso questo avviene in ciascun ambito della società e non solo in quello medico. Ad esempio, ogni volta che la comunicazione avviene tramite un mezzo inanimato, si perde un pezzetto di umanità. Al Centro Chirurgico Toscano cerchiamo di mantenere sempre altro il livello di interazione umana. Nonostante l’utilizzo della tecnologia sia molto più spinto che in altri ospedali (ad esempio la nostra cartella clinica è completamente elettronica), gli infermieri e i medici sono comunque obbligati a entrare nella camera di ogni paziente almeno sei volte al giorno, anche se il paziente non ne ha bisogno, con l’obiettivo di coltivare quel fondamentale rapporto necessario per una cura più “umana”.